Alta Via dell’Appennino (ALVA) è un progetto integrato di filiera che nasce dalla collaborazione tra aziende agricole, imprese del settore turistico, commercio e artigianato tutte operanti nella porzione a più alta quota dell’Appennino Pistoiese. Si tratta di soggetti economici che sono riusciti, nelle terre alte, a dar vita e sviluppare – spesso con risultati eccellenti – esperienze imprenditoriali di grande solidità.
Azioni e interventi previsti
1) Intercettare turismo “rurale” cosiddetto lento e legato ai pellegrinaggi lungo i sentieri E1 e Romea Strata
- potenziando l’offerta di turismo rurale presso rifugi montani e/o alberghi in aree marginali
- attuando la ristrutturazione e la modernizzazione del Rifugio La Bicocca, sito in Loc. Doganaccia, Via dei Cacciatori 6, 51024 Abetone Cutigliano; la creazione di un ostello per il pernottamento di pellegrini, escursionisti e bikers.
Il rifugio ha una posizione strategica, si trova infatti alla partenza del Sentiero Europeo “E1” che collega il Passo della Croce Arcana al Libro Aperto e si trova nel punto più alto del cammino della “Romea Strata”, che fa parte del circuito dei cammini di Santiago e che collega le Alpi Orientali con Roma.
La creazione dell’ostello, quale forma di pernottamento low cost è essenziale in quanto ad oggi le distanze esistenti tra i vari rifugi lungo il cammino sono molto grandi e soprattutto quando le condizioni meteorologiche subiscono un repentino peggioramento, il cammino può diventare pericoloso. Un recentissimo esempio al riguardo è dato dalla disavventura di tre pellegrini provenienti da Vicenza lungo il cammino della Romea Strata, sono stati sorpresi da un fortissimo temporale e da un repentino precipitare delle temperatura finendo per perdere l’orientamento. Fortunatamente il Rifugio La Bicocca, e la presenza del personale in loco ha consentito di raccogliere la richiesta di aiuto e garantire un vero e proprio salvataggio e successivo ristoro e pernottamento .
La ristrutturazione del Rifugio in oggetto comporta un ampliamento della zona ristorante, per poter accogliere un maggior numero di ospiti, la messa a norma di tutti gli impianti e locali esistenti, la ristrutturazione delle aree notte e dei locali comuni, il riammodernamento ed efficientamento dell’impianto idraulico e del riscaldamento, la ristrutturazione dei bagni di cui uno adibito alle persone diversamente abili.
- attivando servizi integrati (es. pacchetto ospitalità/degustazione/visite aziendali/trasporto, ecc: vedi macrocriterio II.b)
2) Valorizzare le produzioni locali attraverso il rafforzamento di accordi commerciali tra operatori
- con l’accordo di filiera verrà legata la produzione agricola locale con la promozione dei prodotti e dei servizi turistici, integrando la presenza di partecipanti indiretti a supporto delle fasi della logistica, marketing, comunicazione e coordinamento turistico (tour operator)
3) Incrementare il valore aggiunto della aziende agricole, con specifico riguardo ai prodotti oggetto di accordo di filiera
- investimenti nelle aziende agricole in termini di attrezzature e macchinari:
- acquisto attrezzature per la trasformazione dei prodotti agricoli
- macchine per la lavorazione dei terreni, la semina delle patate, la fienagione
- attrezzature per sopperire alla temporanea assenza di energia elettrica (fenomeno frequente in zona montana durante temporali e fulminazioni) per il mantenimento della catena del freddo negli impianti di trasformazione del latte
4) Recuperare alla produzione i prati-pascoli di quota, preservandoli da fenomeni di abbandono e degrado e, al contempo, salvaguardando la biodiversità recuperando anche paesaggi agrari storici.
- interventi di vero e proprio restauro ambientale mediante il recupero a fini agricoli dei prati-pascoli di quota, soggetti ad abbandono e a diffusione di specie colonizzatrici